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Una vecchia conoscenza


di Membro VIP di Annunci69.it Stella90tv
30.08.2023    |    1.592    |    7 9.8
"Notavo che per una scusa o per l'altra cercava sempre il contatto con me, fino a mettere stabilmente una mano sul mio ginocchio velato..."
Marco ed io ci conosciamo fin dall'adolescenza, lui ha 4 anni più di me quindi molte cose le ha vissute per primo. All'inizio della nostra conoscenza il nostro rapporto si limitava semplicemente a pomeriggi passati assieme, giocando a play station o guardando tv. Raramente ci era capitato di guardare qualche video porno masturbandoci, anche a vicenda se capitava. Dopo qualche tempo, ci siamo persi si vista per svariati motivi anche se di lui ho sempre un bel ricordo.

Qualche anno fa (lui quasi 30enne, io sui 25) ci siamo incrociati per caso in strada e chiacchierando del più e del meno un giorno l'ho invitato a vedere la mia nuova casa e con l'occasione per bere un caffè insieme senza fretta. La cosa non ha avuto subito risvolto per mancanza di possibilità e non ci ho più pensato per un po' di tempo. Un bel giorno, dal nulla mi arriva un suo messaggio che dice "allora questo caffè me lo offri?". Ho ripensato ai vecchi tempi e al fatto che recentemente fosse tornato single, ho iniziato a fare i miei giri mentali... A lui non avevo mai parlato di me versione trav, era una passione iniziata dopo i nostri "seghini pomeridiani" e non sapevo come l'avrebbe presa.

Mi faccio coraggio e fissiamo una data per incontrarci a casa mia, nella quale vivevo sola. Era combattuta, non sapevo come farmi trovare, se farglielo capire subito con il rischio di spaventarlo o se lasciare perdere.
Il giorno dell'incontro optai per una soluzione di mezzo, volevo farglielo capire senza sbilanciarmi subito. La mattina feci una doccia, ben curata e profumata, indossai le mie mutandine nuove, una brasiliana leopardata con pizzo nero, delle autoreggenti nere e un vestitino da casa, non troppo corto ma con risvolti di pizzo nero molto provocante...chiaramente,sopra tutto questo ben di dio indossai la mia tuta versione maschile e delle ciabatte aperte solo sul retro per non esternare subito tutto.

Arriva il momento, arriva lui...beviamo il caffè, parliamo, sembra passato solo un giorno dal nostro ultimo pomeriggio passato assieme. Ridiamo e scherziamo...ad un certo punto, dopo essersi spostati sul divano per giocare a play station, sono rimasta senza ciabatte e lui si accorge del suo mio inusuale calzino indossato, troppo trasparente e mi dice ridendo: "ma che cavolo di calzini ti sei messo?"
Ero contenta li avesse notati ma volevo sprofondare per il suo commento poco interessato. Feci di tutto per coprirmi i piedi mentre gli dissi che in realtà non erano proprio calzini... Dopo un momento di totale gelo ed imbarazzo lui mi fa: "guarda che per me puoi metterti comodA, è casa tua...".

Non l'avesse mai detto, vado in bagno per sistemarmi un attimo e in meno che non si dica sono da lui. Al vestitino nero con pizzo e autoreggenti avevo accostato anche un sandalo con tacco di qualche cm.

" Apperò!!! Complimenti!!!" furono le sue prime parole dopo avermi vista uscire da bagno. Mi sedetti nuovamente vicino a lui continuando a parlare guardare tv, fece lui la seconda mossa...
Notavo che per una scusa o per l'altra cercava sempre il contatto con me, fino a mettere stabilmente una mano sul mio ginocchio velato.
Mi sfiorava, mi massaggiava, io guardavo la tv impietrita ma in estasi. Salii con la mano fino a sfiorare il pizzo del vestito, poi arrivando fino alla balza dell'autoreggente. Si stupii, e mi fece nuovamente i complimenti dopo aver visto le mie calze, anche quelle nuove per l'occasione.

Vidi che la sua patta nei jeans iniziò a gonfiarsi, e dopo aver toccato anch'io le sue gambe, arrivai a stringere il suo pene tra le mie mani sotto i suoi pantaloni. Me lo ricordavo particolarmente dotato e infatti non sbagliavo, la patta si gonfiava sempre più e per aiutarlo slacciai i bottoni dei jeans. Prontamente il suo membro uscii dai pantaloni e la cappella uscii pure dai boxer che indossava. Scesi nei suoi boxer ed iniziai un movimento lento, sali e scendi ripetitivo ma eccitante. Lui era di pietra.

Dopo qualche minuto, il suo pene era totalmente fuori da jeans e boxer, il mio movimento era sempre più repentino e vidi le prime gocce di precum uscire dalla sua rossa cappella. Scendevano sulle mie mani, ma non mi andava di sprecarle, così le leccai prima dalle mie dita e poi direttamente dalla cappella.

Nel frattempo lui mi alzò il vestitino e mi mise una mano sul sedere, palpandolo con energia. Mi prese forte e spinse la mia testa verso il suo pisello, non mi piaceva essere forzata ma ho colto al balzo l'occasione e ho iniziato a fare il primo pompino della mia vita. Lui gemeva, godeva e nel frattempo mi massaggiava, dietro e davanti. Mi gustavo con piacere il suo cazzo e lui apprezzava alla grande

Ad un certo punto mi chiese di fermarmi, stava per venire e non me la voleva fare in bocca. Andai a prendere dei fazzoletti, ma lui al mio ritorno mi chiese di girarmi di spalle. Iniziò ad abbracciarmi da dietro, e mi spostò solo di lato le mutandine... Sentivo il suo pisello, durissimo e bagnato, tra le mie chiappe.. Questo strofiniio mi mandava in estasi, mi toccava il seno con le mani e mi passava la sua cappella umida nel solco del mio culetto... Eravamo all'apice del godimento ed infatti all'ennesimo strofinamento, anche senza penetrazione, sento la sua esplosione di gioia che mi riempiva l'esterno del mio culo di sperma calda. L'eccitazione del momento ha portato anche me all'orgasmo, facendomi venire dentro e riempire per bene le mie mutandine. Ero piena di sborra e questa volta non era solo mia...

Soddisfatti entrambi del nostro incontro ci rivestimmo. Avevo le mutandine bagnate davanti per il mio orgasmo e dietro per il suo, decisi ugualmente di tenerle indosso finché c'era lui da me.
La sensazione di bagnato era piacevole e mi lasciava estremamente soddisfatta, ero riuscita a farlo venire senza dargli il culo, dato che ancora non mi sentivo pronta del tutto.

Quando se ne andò, feci una doccia. Nel cambiarmi vidi che il suo sperma era colato dal mio culetto, superando le mutandine e finendo sulle calze.

Un pomeriggio indimenticabile.
Alla prossima, la Vostra Stella.
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